MICHELANGELO PERGHEM GELMI 1911 - 1992

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“Omaggio a Trento”.
Bollettino di informazioni, maggio 1980 numero speciale
Attualità e cultura – Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento.
Estratto dal testo critico di Diego Gadler.

…….”Naturalmente, il pittore non è rimasto fermo a queste due importanti tappe del ’72 e del ’74, poiché, nella primavera del ’76, destava interesse un’altra sua personale al “Castello”, con molti ritratti di impostazione metafisica, sapientemente stilizzati e arguti. Ancora dunque un traguardo buono. Ma l’anno dopo, ancora alla galleria d’arte “Il Castello”, a Trento ecco un evento in tutto singolare e significativo, cioè la nuova personale intitolata “Omaggio a Trento”: numerosi quadri ad olio delle nostre contrade, delle nostre piazze, dei nostri palazzi.
Si trattava di un’interpretazione, direi meglio di un’inspirata “riscoperta” della città vuota di gente, e dunque “sola”, e che pertanto si fa eloquente e parla soltanto a mezzo di atmosfere ineffabili e attonite: e per quella via sembra che evochi le parvenze e le immagini enigmatiche del sogno; come se il pittore si fosse posto a interrogare le strutture e gli scenari e il senso composito della città, a rilevarne le modulazioni urbanistiche e quasi le remote scaturigini originarie, insieme agli accostamenti architettonici, al senso e al linguaggio dei volumi, degli spazi,degli stili. Ne usciva come un arcano gioco di rispondenze metafisiche, e di combinazioni oggettive insieme, sull’onda di un tale estro creativo, da scoprire e suggerire una dimensione inesplorata e nuova: e resa con impasti e gamme cromatiche quanto mai avvincenti e raffinate.
Per la qual cosa, qui non trovi mai le tracce bozzettistiche e dispersive dell’improvvisazione; le esitazioni, i conati, le incertezze di chi non sa dove vuole arrivare, avendo misurato male il passo da compiere, la verità da cogliere nella trasposizione paesaggistica. Vi è dovunque un consapevole spirito costruttivo e un severo senso della misura: e si fa chiaro che il Perghem saggia di continuo i propri mezzi espressivi, la propria intuizione pittorica, la verità genuina della propria vocazione.
Questo è quanto abbiamo sentito della mostra “Omaggio a Trento”. Un tributo convinto e geniale a questa città bellissima, nella quale molti vivono senza vederla, distrattamente. Non già gli artisti. Non già gli scrittori. E questo è anche il tema del libro “Omaggio a Trento” che qui presentiamo.

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